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Le tinte

La gamma cromatica dell razza del Cane da Pastore Tedesco è ammirevole e ricca di varianti per tutti i gusti, anche mantenendosi su quanto ci concede lo standard non possiamo non notare differenze di colorazioni spettacolari in numerose varianti e tipologie, ecco le principali:

IL GRIGIO LUPO:
colorazione molto simile a quella dell’animale selvatico e soggettiva di numerose varianti da chiaro a scuro, è caratterizzata da una mescolanza di peli neri uniti a un sottopelo con tinte dal giallo chiaro al rossiccio e marroncino, il nero non è mescolato in modo uniforme su tutta la superficie corporea ma si addensa su alcune aree e risulta più diluito in altre, può essere più intenso sulla fronte e intorno agli occhi andando a formare la caratteristica “maschera”, sul dorso, sulla coda e meno sui fianchi e sugli arti, quasi nullo invece nella regione addominale e nella parte inferiore del torace. All’inizio della selezione della razza i soggetti di tale colore erano la quasi totalità, il capostipite Horand V. Grafrath ad esempio era grigio, con l’andar del tempo la percentuale di essi andò via via diminuendo soppiantata dal più esteticamente piacevole “nero focato”. Oggi il colore grigio ha ripreso quota ed è stato rivalutato grazie a moltissimi estimatori che lo hanno ripreso e portato in auge riscuotendo anche notevoli successi in expo, esistono grigi davvero spettacolari e con sfumature uniche e ammirevoli. Taluni sostengono che i soggetti grigi siano più vitali e abbiano un carattere più forte, la ragione di ciò potrebbe risiedere nel fatto che questo tipo di colore non fu selezionato per fini prevalentemente estetici ed è riuscito a conservare buona parte del patrimonio caratteriale originario. Geneticamente il colore grigio lupo si comporta come un carattere dominate senza alcuna eccezione su tutti gli altri tipi di colorazione.

 

IL NERO FOCATO:

Colorazione classica del Pastore Tedesco, il nero è diffuso secondo percentuale su tutto il corpo e sulla regione dorsale forma la caratteristica “sella”. La sella è sempre presente anche se coesiste con focature molto chiare, nelle femmine e solamente nelle femmine, è presente una certa brizzolatura sopra il garrese e il dorso, andando a spolverare di bianco la tipica sella che nel maschio invece, essendo rigorosamente nera, si traduce spesso come un carattere legato all’impronta sessuale. Le focature riguardano le parti rossastre più o meno intense ed estese che interessano gli arti, l’addome, il collo ed il petto, il colore di queste regioni può essere anche giallastro o grigio argento, cionontoglie che la tinta complessiva sarà indicata come “nero focato” Il disegno della mascherà è auspicabile che sia abbastanza pronunciato, purchè con contorni sfumati e gradazioni espressive che valorizzano la scultura della testa. Geneticamente il nero focato si comporta come un carattere dominate su tutti gli altri colori ad esclusione del grigio lupo.

 

L’ISABELLA:

Un colore poco riscontrato ultimamente e che ha interessato in prevalenza le femmine della razza, somiglia all’ ”aguti”, una sorta di fulvo brizzolato piuttosto chiaro con toni dal giallino al grigio argento, riesce comunque a formare una parziale sella sul dorso e una maschera sul volto poichè il pigmento tende ad addensarsi su tali regioni. Dal punto di vista genetico l’isabella è dominato dal grigio lupo e dal nero focato ma domina a sua volta sul nero, sul bianco e sul color fegato.

 

IL NERO:

Benchè ammesso dallo standard è stato molto criticato in quanto si ritiene che la tinta unita comprometta la tipica espressività della razza, inoltre si è riscontrato che nei soggetti neri il pelo si presenta spesso corto e con sottopelo poco abbondante. Tuattavia va detto che i riflessi lucidi su un bel pelame nero donano al cane un’eleganza considerevole, seppur sempre sucettibile del gusto personale. Sul piano genetico il nero si comporta come un carattere recessivo.

 

LA DEPIGMENTAZIONE

Sono tollerate, anche se non gradite, piccole macchie bianche sul petto o sulle zampe, macchie di dimensioni rilevanti invece, comportano squalifica perchè ritenute indice di cattivo funzionamento dei meccanismi di produzione del pigmento. Da non confondere in questi casi, sono le piccole macchie biancastre presenti nei cuccioli molto giovani e che tendono a scomparire con la prima muta del pelo.

Va’ ricordato che il colore, contrariamente a quanto si potrebbe pensare, non è soltanto un fattore estetico ma è quasi sempre collegato a una determinata struttura morfologica.

Per tutto quanto non espressamente elencato, si rimanda allo standard di razza alle voci “mantello” e “colore del pelo”.

      Tratto da Pastore Tedesco di De Cillis

                       - Eleonora Costantino

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Non ammesse dallo standard

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