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Leggende metropolitane e situazioni assurde

- Francesco Florimo

- Marta Travaglioni

- Marta Travaglioni

"Bello, è suo?"
 

Passeggi tranquillo col tuo bel pastore quando incroci una persona che sembra osservare con area stupefatta il tuo cagnolone avendo perfino l'ardire di fermarti e esordire con un "Bello, è suo?". Ora a parte rari casi, dove il proprietario è presente, di chi vuoi che sia? se non è suo pirla il padrone, e pirla tu che lo chiedi. Chiedere a una persona con cane al guinzaglio se è suo è un po' come chiedere se sia mia la macchina dalla quale scendo dal posto di guida, al massimo sarà mia premura dirti non lo è.

 

- Francesco Florimo

"I segni di riconoscimento della razza"
 

"Ragazzi, ho preso questo cane, secondo voi è un pastore tedesco? non ha il pedigree, secondo voi è puro?", quante volte sentita sta frase, ma quello che è peggio non è la domanda in sè, la cosa peggiore sono le risposte: "Sì che è puro, guarda che nei, un PT doc!" oppure "Certo, ha il colore del pastore tedesco" e per finire "Sì ha il "neo" sulla lingua, solo quelli puri ce l'hanno". Ora, a parte il discorso del pedigree, unico mezzo per definire un pastore tedesco puro, ci rendiamo conto delle assurdità delle risposte? Un PT doc? io l'ho IGP, va bene lo stesso? oppure deve essere anche DOP e di origine controllata magari BIO? Lo sappiamo vero che i nei "al labbro" ce li hanno tutti i cani? Poi se mi prestate una penna BIC vado a fare un neo sulla lingua alla mia simil, magari me lo riconoscono come puro e mi danno il pedigree. Generalmente, in questi casi, si scopre poi che il suddetto cane ha come padre un Labrador, un incrocio Pitt-Bull come madre e come nonno un Pincher.


 

- Francesco Florimo

"Il culo basso"

"Il pastore tedesco deve avere il culo basso!" Avrò sentito questa frase almeno un milione di volte da "cinofili" del momento o esperti dell'osteria sotto casa. Il "culo basso" che si ritiene dovrebbe avere questa razza in realtà è solamente una forzatura che è possibile notare durante il piazzamento nei ring di gara, i cani vengono messi in posa per essere giudicati e le fotografie che pervengono al pubblico esterno mostrano quel tipo di cane. Purtroppo però, qualcuno non è stato così accorto da capire questo concetto e per tutta una serie di circostanze questo qualcuno (anzi più di uno ahimè...) s'è ritrovato nel tempo ad allevare PT, producendo come da sua errata convinzione, dei soggetti che somigliano a rane giganti e che non hanno.nulla a che vedere con la razza in questione. Infatti, nello standard non di menziona nulla del genere e gli esemplari che si distinguono in ambito lavorativo (i cosiddetti "grigioni") hanno linee dorsali dritte e groppe alte, proprio perché in tal modo la loro costruzione risulta funzionale, al contrario invece di quelle povere bestie oggetto dell' ignoranza di allevatori senza scrupoli e senza storia. Un errore dei recenti anni questo, che ha portato alla nascita di un crescente numero di personaggi improvvisati che nulla sanno della razza e del suo standard, la dimostrazione di quanto affermo la troverete osservando i grandi campioni del passato, in particolare gli anni dal 1970 al 1985 circa hanno segnato la vera epopea della razza ed il suo massimo splendore e se qualcuno dovesse dirvi che anche le razze canine si "evolvono" o se dovessero paragonarvi il pt al mercato delle automobili facendo l'esempio che trent'anni fa una balilla era una gran macchina ma oggi nessuno la comprerebbe, bene, rispondete pure che sfortunatamente il pt non è un prodotto dell'industria come lo sono le automobili, i telefonini o i tv color e che se mettessimo in circolazione oggi una come Marylin Monroe, non ci sarebbe uomo che non apprezzerebbe!!!!

- Andrea Gelmini

"Il mio è più bello"
 

"Il mio cane è il più bello di tutti anche se non ha il pedigree" rilassatevi c'è pure la variante al contrario "Il mio cane ha il pedigree QUINDI è il più bello di tutti!". Ora, mi limito a dire due cose: il pedigree attesta forse che il cane in questione è un figo della madonna o un roito pazzesco? Non mi risulta visto che da dati solo genetici; Qualcuno mi spiega quando è partita la gara del cane più bello con o senza pedigree? cioè io devo ancora capire l'attinenza tra la parola "bello" e "pedigree", quale sia il loro collegamento, visto che mi è oscuro. No, ok, scherzi a parte. Questi esemplari di uomo tendono a barcamenarsi, poi, in discussioni interminalibili su quanto sia inutile il pedigree o di, invece, quanto il pedigree attesti "sangue blu" e quindi bello (?!). Vi dico una cosa, e la dico a chi ha il cane con pedigree e chi l'ha senza ed esordisce con queste frase "felice": ma proprio voi che vi vantate di avere sto gran bel cane (con o senza pedigree che sia) siete proprio quelli che hanno i "roiti" più improbonibili nella storia del pastore tedesco o del simil pastore tedesco; mettetevi l' anima in pace quindi che tanto pedigree o non pedigree sono sempre dei bellissimi...roiti

"L' addestratore esperto"
 

Quando esci con il tuo cane non puoi fare a meno di incontrare gente anche quando scegli l’orario “in cui non c’è anima viva per strada”. Allora cominci a studiare le persone intorno a te, per individuare colui da cui stare alla larga, perché il PT è un cane killer e quindi ha paura, colui che non rappresenta nessun problema, perché indifferente e incurante di te e del tuo cane, colui che ama così tanto gli animali, da sentire la necessità irrefrenabile di correrti incontro e mettere la mano sulla testa del tuo cane, il quale, tapino, ti guarda in cerca di aiuto. Se poi il suddetto cane è un cucciolo alle prime uscite, che sta imparando come comportarsi per strada, allora l’attenzione deve moltiplicarsi per 10... Che dico!? 100!!!

Ma la persona peggiore da cui devi guardarti bene le spalle è lui... Sì, proprio lui, l’ESPERTO! L’esperto è colui che non possiede un cane, che non sa nemmeno come sia fatto un cane, ma che sa tutto, ma proprio tutto. Questo soggetto non si limita ad aggirare il cane, ad accarezzarlo o ad ignorarlo, no... Lui verrà da te, schivo e con passo felpato e, senza che tu possa accorgerti della sua presenza dietro di te, proprio nel momento di massima concentrazione tuo e del cucciolo, esordirà con fare sicuro e deciso “No, ma non devi fare così!”.

A quel punto, mentre ti rendi conto di non averla fatta franca, ti rivolgi a lui “Prego? Non si fa cosa?”: quale sarà la sua risposta, secondo voi? Ovviamente “Non vedi che il tuo cane tira?”, al che sei costretta a contare fino a dieci, perché il signore non si è accorto che quel poveretto del tuo cucciolo sta cercando di capire quello che gli stai insegnando, con tanto di bocconcini fra le mani. E, dato che non sei alla prima esperienza con un cane, inizi a contare un’altra volta fino a 10, ma non fai in tempo a concludere, che lui è pronto a dirti “Caesar Millan ha detto che se tira, ti devi fermare e dargli un calcio sulla gamba”.

A quel punto si presenterà un grande dilemma: mandarlo a quel paese o essere comunque educata, ringraziarlo per il suo contributo per poi allontanarti e lanciargli qualche insulto che lui non sentirà mai.

A voi la scelta finale...

"Il dramma delle orecchie"

 

Chi di voi non sono è mai stato preoccupato per le sorti delle orecchie alzi la mano.

Una su e l’altra giù, tutte e due su poi tutte e due giù, la punta all’indietro, la punta in avanti, le orecchie del pastore tedesco, si sa, per i primi mesi sono ballerine.

Eppure quel “si sa” è per modo di dire, perché il neofita si spaventa e telefona immediatamente all’amico del cugino dello zio di quello che ha due pastori tedeschi se sia normale o meno. Ma nel frattempo, quando il cucciolo riceve visite, egli ordinerà a chiunque di non azzardarsi a toccare le orecchie, altrimenti non si drizzeranno mai più e, nei casi più gravi, impedirà al cucciolo di giocare con i suoi simili, per paura che questi, giocando, mordano proprio i padiglioni!

A questo punto non può non scattare una risata, perché il neofita è convinto, sempre dall’amico del cugino dello zio di quello che ha due pastori tedeschi, che in quei modi “si rompano le cartilagini”!

Bene... Vogliamo sfatare questo falso mito? Affinché le orecchie “si rompano” è necessario prendere le orecchie del cucciolo ed appendercisi (e non sono sicura neanche se sia sufficiente). Inoltre l’orecchio “difettoso” nulla ha a che vedere con i traumi, bensì, presumibilmente, con una componente genetica.

Quindi, tranquilli, accarezzate e fate accarezzare pure quelle morbide orecchie da peluche, senza farvi particolari paranoie… lasciate che il vostro cucciolo giochi con gli altri cani e non impeditegli di socializzare per evitare un rischio che, in condizioni normali, non ha motivo di esistere.

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